martedì 28 agosto 2012

Ai spich italian ( così mammapaguro non mi cazzia)

L'unica cosa che ci siamo detti mentre venivamo via è stata: "mai più d'agosto!".
Londra l'avevo provata in primavera ( primavera nostra, perchè ci stavamo con la giacca a vento), in inverno con un'insolita neve e un we in autunno.
Ad agosto è bella, perchè se ti dice culo su 10 gg ne becchi solo 2 di pioggia.
Per il resto è clima piacevole e cieli mozzafiato.
Trovi tutto, niente  serrata d'agosto come da noi e vivi la città in modo realistico, niente visione edulcorata come da noi hanno i turisti d'estate..." ma a Roma non ho visto molto traffico , di che vi lamentate?"
Che te possino! L'hai vista il 15 agosto! Vieni a farti un giro il primo giorno di pioggia d'autunno, alle 8.00 di mattina, viè!
Comunque malgrado i vantaggi, mai più d'agosto dicevamo.
Il perchè è che spesso, spessisimo , ci é sembrato di fare loo struscio sulla tuscolana, di sabato pomeriggio, in tempo di saldi, anche se poi il muscuglio di accenti italiani era vario.
In 100 mt sentivi dal peggio romanaccio, al milanese lanciato, fino al siculo più stretto.
E dai! Avevamo detto: " un pò di stacco dall'italia".
Ora non è per fare quelli che l'italiano all'estero per carità, però delle volte impedivamo al nano di parlare , con la mano sulla bocca, per non farci individuare.
Pure l'adolescente se n'é accorto.
Più caciaroni, rumorosi e disordinati, forse , solo i tedeschi ( un pochetto pure gli spagnoli).
Si perchè, (papàteutonico non te arrabbià), i tedeschi in terra tedeschia sono puliti e ordinati.
Appena passano di 10 cm il confine se sbragano...giuro che parlo per cognizione di causa.
Gli unici bambini arrampicati sugli alberi di Hyde park, urlanti come scimmie erano germanici! E correvano pure dietro gli scoiattoli...
Ma  non era solo l'essere tra italiani, tanti, a Londra, era soprattuto il fatto di capire le incredibili cazzate che dicevano.
Al super, alla Tate, sulla metro , in fila per i biglietti del museo...il grave è che ti capivano pure loro, specie quando ho urlato contro l'adolescente perchè ci ha fatto perdere la metro con l'homo e il nano dentro.
LUI aveva le cuffie e non: "dovevamo preoccuparci. LUI sapeva benissimo a quale fermata doveva scendere. Potevo anche salire IO e lasciarlo li ,  LUI" .
Oppure quando ho detto all'homo che ero stanca e che di quello che ballava il Limbo " non me ne fregava sinceramente un ca**o". Bhè, non mi sono ritrovata la ragazzetta italiana che mi guardava divertita?
Voi direte : " ma che non lo sapevi?" .
No, sinceramente non pensavo. Certo , mica volevo avè l'esclusiva. Ma non pensavo una tale affluenza.
Assicuro roba da lungomare di Riccione...
La cosa bella però era che mentre tutti rientravano negli alberghi istituzionali, noi tornavamo nel quartiere fuori rotta turistica, pieno di indiani, arabi , old londinesi e studenti.
E gironzolando per quelle strade ci siamo sentiti a casa.
Una grande casa. Grande come il mondo.



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