sabato 24 dicembre 2011

Postriste.

ieri la mia Principessa Tea se n'è andata. E' partita senza di me , viveva da 3 anni a casa di mia madre. Avevamo deciso che la sua "terza età" meritava un'assistenza particolare e non un entra ed esci continuo da casa, tipico della nostra attuale vita. Mamma la coccolava di più, le dava la pappa giusta, palline di carne macinata fresca, plumcake inzuppato nel latte la mattina, sughetto dell'arrosto dato dal dito per almeno 10 minuti di fila e soprattutto tanta comoda tv insieme, accoccolate sul divano o sulle gambe di babbo in poltrona.
Lei si meritava questo e altro ,perchè Tea non era una semplice micia, lei era speciale perchè empatica come nemmeno un essere umano a te molto caro può essere.
Lei era un AMICA.
Sapeva percepire gli stati d'animo, i bisogni e i pensieri.
E' arrivata nella mia vita nel 1994 con una capriola. Era scappata di casa, da una famiglia che l'aveva presa piccolissima e la teneva chiusa sul terrazzo perchè "altrimenti sporca". E lei era scappata. Noi ci siamo incontrate sul pianerottolo, lei mi ha visto, è venuta incontro e ha fatto una capriola ai miei piedi (cosa che ha continuato a fare per tutta la vita come segnale d'inizio gioco) e ci siamo innamorate. Suonai alla famiglia la quale mi disse che era una micia dispettosa ed ingrata e che se volevo potevo tenerla.
Loro non sapranno mai di aver perso quasi 18 anni di amore.
Non era la mia prima gatta, ma è stata la mia prima gatta fuori casa. Lei mi ha seguito per tutti i miei traslochi, cambi di vita, avvenimenti belli e brutti, amori finiti e cominciati, figli e solitudini.
Una volta, tanti anni fa , era scappata. Proprio in questi giorni e proprio prima di natale l'avevo ritrovata.
Sporca, spaventata e incinta.
Mio nonno ci aveva lasciato qualche giorno prima. Lui e Tea avevano condiviso lunghe dormite insieme sul divano. Quando i miei nonni venivano dai miei genitori , gli portavo Tea e la lasciavo per tutto il periodo.
Lei era curativa. La parola PET THERAPY si coniugava perfettamente con Tea.
Anche negli ultimi tempi di nonna, Tea era stata fondamentale. Nonna provava un piacere immenso nel tenerla sulle gambe e condividere con lei il prosciutto, il salmone e la ricotta ("vuoi il prosciuttino piccinina?"). Con lei vicina diceva di sentire meno dolore e di dolore ne aveva veramente tanto, povera nonna.
Anche per questo la mancanza di Tea mi sembra incolmabile oggi.
Lei era l'ultimo insieme di ricordi belli con i miei adorati nonni.
La mia famiglia ha sempre avuto animali, in special modo gatti e qundi per noi è normale condividere tempo e spazio con loro, fin dai bisnonni e da entrambe le famiglie. Dai famosi gatti della bottega in trastevere dei nonni di mamma, ai mici della numerosissima famiglia veneziana del nonno paterno. Si cresce così, ce l'abbiamo nel dna!
E' quindi abbastanza normale che al funerale di nonno, insieme alle condoglianze, nell'orecchio i miei parenti mi chiedessero: " ma la gatta l'hai ritrovata?".
Tea tornò incinta quindi.
Ma dal momento in cui nacquero i suoi piccoli, lei decise che dovevo aiutarla a crescerli. Non ce la faceva da sola, troppa responsabilità per una micia così giovane. Così dalla mattina dopo li portò nel letto, uno a me, uno al mio ex marito e uno in mezzo. Lei usciva e tornava dopo una lunga passeggiata mattutina, in tempo per allattarli. Ma li allattava solo a patto di avere la mia mano nella sua cesta, che per 3 mesi circa è stata accanto al mio letto, perchè lei aveva assolutamente bisogno di me.
Insieme abbiamo insegnato ai piccoli l'uso della sabbietta, sempre insieme gli agguati e la condivisione della pappa.
Uno dei piccoli lo abbiamo tenuto. Vive da mia madre, si chiama Pippo (come il primo gatto di mia madre), ha 16 anni ed è uno gnoccolone che non si è mai rassegnato allo svezzamento. Ha cercato la tetta della madre per anni...chissà perchè mi sembra una storia già sentita.
Tea si era adattata sempre in modo incredibile ad ogni situazione ed mai impressionata dei cambi di casa e di abitudine. A lei bastava che ci fossi io e a me che ci fosse lei.
Con l'adolescente aveva un legame speciale. Non era stata una madre molto presente per i suoi cuccioli, "Signora lei è una donna piuttosto distratta." . Aveva però deciso di riscattarsi e per questo aveva scelto il mio cucciolo. Infatti, da quando lo aveva visto per la prima volta, aveva deciso che le appartenva. Inutili i tentativi di levarlo dalla culla. Dopo una settimana di intrufulamenti clandestini l'ho lasciata li e lei è stata ai suoi piedi per i 10 anni a venire, dopo aver passato i 9 mesi prima sulla mia pancia, ovviamente.
Qundi oggi è per me la manifestazione della parola "vuoto".
Tea era educata, mai un graffio, simpatica, dolce e affettuosa. Ma Tea era anche bellissima. Sembrava dipinta, tanto erano perfettamente composti i colori del suo manto, specialmente il suo incredibile nasino nero.
Aveva occhi azzurri e coda a pon pon, perchè figlia di un siamese, dal quale aveva ereditato anche la modulazione del miagolio, con il quale si esprimeva nel vero senso della parola. Tea salutava con miao speciale, chiedeva pappa con altri e cercava complicità e coccole con un'altra serie di suoni, tutti perfettamente riconoscibili.
Quando pensavo di averla persa, avevo scritto per lei delle cose, non mi rassegnavo di averla persa dopo solo un anno di vita insieme.
L'avevo definita una: "cometa senza coda, passata veloce nella mia vita, lasciando una scia brillante di gioia e lacrime".
Dopo 18 anni di certo non posso più considerarla cometa, ma sicuro lei è una stella. Brilla come i suoi occhioni ed è veramente impossibile per me smettere di piangere pensandola...
ps ( di solito rileggo il post per correggere eventuali errori. prendetelo così questo. non ce la faccio. )

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