sabato 26 giugno 2010

Al di la del ponte...

Brooklyn.
Passando sul ponte con la metro pensavo a Tony Manero che sognava di passare il ponte nel senso opposto per andare a vivere a Manhattan.
Oggi succede il contrario.
Si dice che parte del riscatto di Brooklyn sia merito di Spike Lee che non solo ha usato questo quartiere come location di suoi film, ma anni fa ha deciso di darle fiducia mettendo qui la sede della sua casa di produzione.
Da allora pare sia cominciata la rinascita di questa zona che fino ad allora era solo sede di tutti quelli che non potevano vivere al di la del ponte. Oggi è di quelli che non vogliono viverci più a Manhattan.
Ci vivono famiglie che cercano tranquillità, stelle del r&b, artisti , registi e musicisti.
Dicono che malgrado questo l'impronta "culturale" presente invece nell'isola più grande, ancora manchi. Gli abitanti di Brooklyn negano e aprono gallerie d'arte contemporanea , librerie , spazi riqualificati per incontri culturali e mostre.
Fatto sta che i prezzi delle case sono in netto rialzo e le operazioni immobiliari di recupero si moltiplicano.
Chi ci abitava già da prima storce il naso...Brooklyn comunque è bella.
Per quello che abbiamo potuto vedere con una giornata , ovvio.
Ma pare sia veramente così un pò in tutto il resto del distretto.
Ovvio che zone come Dumbo (niente a che fare con l'elefantino , è un acronimo), sono spettacolari.
Spazi industriali recuperati a loft, aree verdi in continua costruzione, librerie enormi e piccole e soprattutto gallerie d'arte.
E bambini, tanti.
E scorci mozzafiato sui ponti e su Manhattan.
E ristoranti ottimi e caffè e gelaterie.
A ritorno non ci siamo potuti esimere dal fare il ponte a piedi. Abbiamo fatto bene perchè è veramente suggestivo e non potevamo essere stati a NY senza aver fatto il ponte , no?
Messo piede sulla sponda opposta abbiamo scoperto Tribeca che avevamo snobbato nei giorni passati. Invece una rivelazione.
Sarà stato il tramonto , sarà stata l'aria un pò festante che c'era in zona (per via di una maratona degli impiegati della city), ma Tribeca è veramente bella.
La cosa che ci è piaciuta di più è il contrasto tra architettura vecchia, quella di inizio secolo , quando NY si apprestava a divenire quella che è oggi, economicamente e architettonicamente, e il nuovo svettante , brillante e tecnologicamente avanzato.
I loft ottenuti dai vecchi magazzini (con i finestroni ad arco, come quelli di Ghost , avete presente?) e dietro a sovrastare ma non a soffocare , i grattacieli di vetro e acciaio.
E pare che parte dell'aria altamente vitale che noi abbiamo percepito , ma che in realtà si dice esista veramente, sia la rinascita del quartiere dopo l'11 settembre.
Diciamo che prima di tale data il quartiere era dedicato agli affari e alla vita quotidiana di famiglie benestanti, qualche vip, qualche radicato del posto e uomini d'affari.
Cadono le torri, il mercato immobiliare in zona ne risente, smettono di ristrutturare/costruire/vendere, il quartiere rimane immobile a leccarsi le ferite per un pò.
Arrivano delle famiglie attratte dalle case grandi e dagli affitti in ribasso.
E la zona rinasce.
E infatti abbiamo visto talmente tanti bambini da non crederci.
Ovunque attività per bambini.
Una biblioteca/ludoteca enorme, animatori che giocavano a calcio con i bambini in un parco , animatori /ludoteca e spazi dedicati qualche via più su, parchi con le solite fontane , concerti per i piccoli ( e di cui il nano ha goduto a pieno saltando e ballando come un pazzo , insieme a qualche centinaio di pazzi come lui), parecchie mamme corrispondenti al colore dei figli accompagnati addirittura da parecchi papà, un enormissimo supermercato con l'80% almeno di Organic a prezzi inferiori (!!!!) di altre zone di Manhattan, Brooklyn e Queens (io per memorizzare i prezzi degli alimentari sono tremenda!) e infatti ho fatto spesa qui.
Ho comprato la pappa d'avena o meglio Oatmeal che a noi piace tanto, i Maccaroni and Cheese di una marca per bambini buonissima, la stessa dei coniglietti da mettere nel latte...insomma qui li ho trovati anche 4 al prezzo di 2.
Segnale che le famiglie comprano.
 Abbiamo anche trovato un ristorante segnalato per famiglie.
Seggioloni , menù speciali per i piccoli , buone cose per i grandi, camerieri simpatici e attenti (una vera rarità per NY), veloci e ad un prezzo onesto per essere Tribeca.
E a proposito di Ghost che citavo prima , io giurerei di aver cenato proprio di fronte la loft di Patrick Swayze e Demi Moore, ma lo sapete no?
Faccio fatica a uscire dai link cinematografici in questa città!
A fine serata , passeggiando per digerire l'ottima e abbondante cena (ma quanto può essere buono un hamburger vero , servito con patatine dolci fritte , pane di mais caldo e burro salato?) , il nano ha potuto anche accarezzare Cavalla Frida. Lei era bellissima, lucida e soprattutto una cavalla sbirra!
Siamo passati davanti le stalle della polizia e l'addetto ai cavalli , un omone alto e grosso, ha portato Frida da noi che ci eravamo fermati a guardare le stalle.
Ci ha salutati dicendoci : "bbuonappettittooo" quando ha capito che eravamo italiani.

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